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Smart Working funzionale: il richiamo alla corresponsabilità genitoriale

  • lonigrostefania
  • 1 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 17 mag 2020

Molti di noi in questo periodo sono chiamati a fare esperienza dello Smart Working o Lavoro Agile, in quanto modalità indicata e raccomandata dal DPCM dell'11 marzo 2020, laddove compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.

Questa modalità di lavoro presenta sia vantaggi che svantaggi: tra i primi troviamo il fatto di sentirsi protetti a casa e non esposti al rischio di contagio o il fatto di evitare gli spostamenti in auto nel traffico per raggiungere il luogo di lavoro, tra gli svantaggi troviamo l'amplificazione del senso di isolamento sociale e le difficoltà legate all'utilizzo delle nuove tecnologie del telelavoro e delle piattaforme on line che per molte persone rappresentano una novità.

Per essere funzionale il lavorare da casa, è necessaria una conciliazione tra la vita privata e familiare e la vita lavorativa: anche se potrebbero non esserci dei vincoli di orari e quindi ci si può organizzare in modo flessibile o per strategie ed obiettivi professionali da raggiungere, ci sono delle difficoltà non indifferenti specie in quei nuclei familiari con bambini piccoli.

La sfida quindi è come trovare un equilibrio tra essere genitori ed essere professionisti e questo per molti può rappresentare un ostacolo alla quotidianità.

Le mamme lavoratrici, in modalità di lavoro agile, stanno sentendo ancor di più il carico nella gestione della casa, nella cura dei figli e dell'attività lavorativa. Il carico di lavoro ed il carico emotivo sono maggiori specie per le donne che sono mogli, madri e lavoratrici. Non mancano tra le mura domestiche vissuti come la sensazione di essere disorganizzati, confusione, ansia e insonnia: tutti sintomi che, se protratti nel tempo, si cristallizzano e danno luogo a sindromi legate al burnout e allo stress.

La soluzione possibile è quella di cogliere la sfida di riorganizzarsi all'interno della famiglia stessa, nei tempi, negli spazi e nei modi, dentro la casa. I genitori, anziché arrivare allo scontro per la divisione dei compiti, dovrebbero sintonizzarsi su come sostenersi a vicenda. E' richiesto un nuovo modo di essere genitori, insieme.

Questa rimodulazione della funzione genitoriale presuppone la corresponsabilità di entrambi nella cura dei figli. Non mancheranno certamente le strategie e i modi per organizzarsi in casa, turnandosi o alternandosi, tra cura dei figli, gestione e riordino della casa, coinvolgendo i figli anche piccoli nelle attività domestiche semplici o nella preparazione dei pasti o spiegare ai figli che quando mamma o papà lavorano, devono impegnarsi anche loro nei giochi o altre attività.

Pongo l'enfasi sui padri, che in questo periodo si stanno scoprendo capaci di svolgere lavori domestici o di stare creativamente ai fornelli, anche se con fatica, ma rendendo possibile così uno spazio e un tempo per lo smart working di entrambi.

Non devono mancare i momenti in cui ogni membro della famiglia può ritagliarsi uno spazio e un tempo personale, per la cura di sé e per la propria individualità, ma anche il ritrovarsi come coppia, non solo genitoriale, ma anche coniugale, ritrovandosi complici e vincenti, pronti per un altro giorno. La coppia può aprirsi ad una maggiore vicinanza emotiva, un comprendersi empaticamente, un mettersi nei panni dell'altro, che legittimi lo sforzo, la fatica e l'impegno per "far quadrare le cose" da parte di entrambi, affinché nessuno possa sentirsi più affaticato dell'altro. E' un riscoprire il valore della simmetria nella coppia coniugale e una corresponsabilità genitoriale. La raccomandazione è quella di non far sentire il partner da solo, il non lasciarsi soli, ad affrontare la quotidianità.

Siamo chiamati a nuovi apprendimenti, oltre allo Smart Working, c'è la complicità relazionale come nutrimento delle dimensioni identitarie, familiare e professionale. La modalità dello Smart Working risulta funzionale se contemporaneamente si rivolge lo sguardo alla dimensione familiare rimodulata.

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